Nelle strade silvo pastorali è vietata la circolazione dei veicoli a motore, comprese le motoslitte, a esclusione dei seguenti mezzi, previa autorizzazione dell'amministrazione comunale competente:
I divieti di circolazione non si applicano ai veicoli delle persone con limitata capacità di deambulazione, purché muniti del contrassegno approvato con decreto ministeriale 8 giugno 1979.
I velocipedi possono circolare sulle strade silvopastorali e sulle aree assimilate ad eccezione:
Le motoslitte possono circolare anche in percorsi specifici individuati dalle Unioni montane competenti per territorio. Tali percorsi devono essere appositamente segnalati e provvisti di indicazioni in loco circa i limiti all'utilizzo delle motoslitte nel rispetto dell'ambiente. I possessori di motoslitte transitano in questi percorsi previa specifica autorizzazione rilasciata dal comune, sentite le rispettive Regole territoriali.
L'autorizzazione a circolare nelle strade silvo pastorali consiste in un contrassegno rilasciato dal comune competente riportante gli estremi di identificazione del veicolo (D.G.R._6798/92)
Il divieto di circolazione nelle strade silvopastorali è reso noto al pubblico mediante l'apposizione di un segnale stradale di divieto di transito riportante gli estremi della legge regionale, che può essere integrato da idonea barriera fissa disposta a cura del proprietario del fondo od eventuale ente gestore.
Le manifestazioni sportive a carattere temporaneo devono essere autorizzate dalle Amministrazioni comunali previo parere favorevole dei Servizi forestali regionali competenti per territorio.
Ogni anno l'Unione Montana nel rispetto della Legge Regionale n. 14 del 31.03.1992 e succ. modifiche, invita i Comuni dell'Altopiano a segnalare la presenza sul proprio territorio di nuove strade silvo-pastorali da inserire nel Piano della viabilità. Sentiti i Comuni, l'Unione Montana provvede entro il mese di Febbraio di ogni anno ad aggiornare il piano della viabilità silvo pastorale tramite una Delibera approvata dal Consiglio e trasmessa poi alla Regione. L'Unione Montana provvede nel contempo a porre le modifiche cartografiche al piano della viabilità silvo pastorale, potendo avere quindi una visione reale complessiva dell'intero territorio dell'Altopiano.